UN MISTERO AL MINISTERO
Con una serie di disposizioni – più cervellotiche che razionali – il Ministero della Salute impedisce la somministrazione dell’amfepramone (e del benfluorex) che rappresentano gli elementi cardine della terapia del dottor Christian Zohoungbogbo.
La giustificazione – più ideologica che scientifica – fa riferimento a non meglio precisati pericoli che, per la verità, non sono stati dimostrati da nessuno né da nessuno denunciati.
Un provvedimento ad personam? Nel senso di un provvedimento contra personam?
Il sospetto si rafforza dal momento che lo stesso Ministero, così preoccupato di tutelare il benessere fisico, mentale e psicologico dei cittadini, consente all’azienda produttrice di mettere in commercio850 chilogrammidi amfepramone da destinare al mercato estero.
Qualche domanda è d’obbligo.
Il Ministero pensa che, facendo parte del Governo italiano, deve preoccuparsi soltanto degli italiani e, dunque, all’estero, i malati possono essere avvelenati senza che noi ce ne diamo troppe preoccupazioni?
Oppure: la sostanza è dannosa solo in Italia ma, attraversata la frontiera, diventa una medicina utile?
Oppure, ancora: il prodotto è buono ovunque ma, in Italia, occorre una legislazione speciale perché bisogna dare addosso a Zohoungbogbo?
E’ il mistero del Ministero.
Lorenzo Del Boca
17 giugno 2012