Archive | Settembre, 2013

IL MANIFESTO DEI SANTI MEDICI COSMA E DAMIANO

Scritto il 27 Settembre 2013 da giornalesalute

IL MANIFESTO DEI SANTI MEDICI COSMA E DAMIANO

 

Delle leggi e delle sentenze al ghetto professionale di rivalta di torino.

 

“In nome del popolo italiano” la pillola di rivalta non è UNO STUPEFAENTE drogante 10 giugno 2013 .

Allora è prescrivibile?

“In nome della legge” è uno stupefacente drogante e non è prescrivibile 2 agosto 2011.

Le sentenze vanno applicate e le leggi vanno osservate oppure no?

Zohoungbogbo deve osservare la legge e la sentenza va applicata?

“È notitia criminis”. “L’esercizio dell’azione penale è un atto obbligatorio”.

UN UOMO ….

UN CITTADINO ….

UN MEDICO ….

“Il mio destino è vivere balenando nella burrasca”.

Zohoungbogbo proclamerà l’indipendenza della Metodica Terapeutica Zohoungbogbo M.T.Z. il giorno 4 ottobre 2013 in conformità alla rigida ed ortodossa osservanza della Costituzione.

Perché dell’indipendenza nella Costituzione?

Perché la sentenza della Corte d’Appello di Torino – 10 giugno 2013 – non è stata ancora applicata vigente il DM 2 agosto 2011.

Il DM 2 agosto 2011 ha legiferato il MATH’80 della M.T.Z. stupefacente drogante.

La Corte d’Appello di Torino chiamata a riformare la sentenza che fa del MATH’80 uno stupefacente farmaceutico ibrido, non pericoloso e non drogante ha sentenziato il MATH’80 stupefacente farmaceutico clinico e non drogante.

Tale sentenza è estensiva perché annulla di fatto sia la sentenza del 3 maggio 2011 che il DM 2 agosto 2011 “della serie con una fava prendi due piccioni”.

Il DM 2 agosto 2011 è un provvedimento normativo incostituzionale come tutti i precedenti provvedimenti dal 1987.

 

L’indipendenza della M.T.Z. deve partire dalla sentenza del 10 giugno 2013.

Ecco perché dell’unione M.T.Z. – e il popolo del WEB.

 

Il primo incontro che Zohoungbogbo vorrebbe mandare in rete – per esempio domenica 6 ottobre p.v. – verterà su una tavola rotonda tra il medico inventore, il foro, altri medici dove si discuterà dei due diritti soggettivi  perfetti tutelati e garantiti dalla Costituzione che sono il lavoro e la salute.

TUTTO NELL’AMBITO DI UN QUESITO PROVOCATORIO: Un farmaco clinico – 1980 – 2010 – è stato legiferato FARMACO A RISCHIO – 1987 – 2000 –, è stato assolto dall’autorità giudiziaria – 1994 – 2005 –, è stato di nuovo legiferato stupefacente drogante – 2011 –, è stato di nuovo  assolto farmaco clinico non drogante – 2013 –.

DOVE STA IL QUESITO PROVOCATORIO?

Occorre “in primis” spiegare agli ascoltatori cosa significa farmaco clinico – ALLEGATO – e droga – ALLEGATo –. Perché?

Perché lo Stato e per Esso il Ministero della Salute/Sanità ha legiferato il farmaco clinico droga per i cittadini italiani “per la tutela della loro salute” e ha continuato a produrre lo stesso farmaco clinico per i cittadini extracomunitari come quelli degli Stati Uniti d’America “della serie con le leggi si curano le malattie” e “con le leggi si tutelano le malattie”.

Il farmaco buono e clinico per il paziente americano è droga e diverso da quello riservato al paziente italiano?

VA RICORDATO CHE IL MEDICO CHIRURGO ITALIANO È CITTADINO DEL MONDO E NON PUÒ ACCETTARE CHE IL FARMACO CLINICO RIMANE TALE PER GLI AMERICANI E DROGA PER IL SUO PAESE.

Il farmaco clinico è una cosa a fin di bene.

La droga è una cosa a fine ludico. STOP.

DOVE STA LA PROVOCAZIONE?

Il Ministero della Salute/Sanità è libero di legiferare come le pare e piace. I suoi atti normativi sono legittimi.

Il cittadino italiano è libero ex art. 32 di curarsi anche con le droghe prodotte in Italia ed esportate in America e il medico è libero ex artt. 1 – 4 di prescrivere quella droga sotto la propria responsabilità dopo aver acquisito il consenso informato secondo la legge ippocratica di rito salernitano e clinico.

Poi se quella droga – ALLEGATO – è conforme alla definizione del farmaco clinico – ALLEGATO – e al consenso informato – ALLEGATO – è notitia criminis che recita l’obbligatorietà dell’azione penale.

EN ATTENDANT GODOT

“DA MEDICO CHIRURGO, DA MEDICO DEGLI OBESI SONO PASSATO A FARE L’IMPUTATO DI PROFESSIONE PER DIFENDERE LA CARTA COSTITUZIONALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA ED IL CODICE ETICO DEONTOLOGICO VIGENTE DEI MEDICI CHIRURGHI ED ODONTOIATRI ITALIANI”.

10 gennaio 2003

Chi è Zohoungbogbo?

È un medico partigiano della Costituzione, un piromane, un incendiario del malaffare ideologico politico della sanità italiana.

Zohoungbogbo è pronto per la rivoluzione per fare applicare la Costituzione e la sentenza del 10 giugno 2013.

Con le leggi non si curano le malattie.

Le malattie vanno curato solo dal medico chirurgo secondo la legge ippocratica di rito salernitano e clinico.

Il Math ’80 è stato inventato farmaco clinico nel 1980, legiferato droga nel 2011 e dichiarato farmaco nel 2013. FINE.

 

  MI SOVVIENE

 

LA VIA GIUDIZIARIA PER L’ACCETTAZIONE CLINICO-SCIENTIFICA DI UNA METODOLOGIA  CLINICA PROVATA E CONTROLLATA

(1980 – 1999)

 

CONTRO I CRIMINI DI STATO AVVOLTI NEL MANTELLO DEL DIRITTO

 

L’INETTITUDINE Può PORTARE ALLA DECADENZA

LA Più FLORIDA CIVILIZZAZIONE

 

Lex

Dura lex

Sed lex

“In nome della legge” data 2 agosto 2011.

“In nome del popolo italiano” data 10 giugno 2013.

“In nome del popolo italiano” vigente “In nome della legge”.

 

FORSE, DICO FORSE NON HO CAPITO NIENTE.

FORSE, DICO FORSE HO CAPITO TUTTO.

TEMO DI AVER CAPITO TUTTO.

 

 

Dr. Mathias Christian Zohoungbogbo

Rivalta di Torino, 26 settembre 2013

ILLUSTRI SCIENZIATI DELLA NUTRIZIONISTICA CLINICA

Scritto il 17 Settembre 2013 da giornalesalute

ILLUSTRI SCIENZIATI DELLA  NUTRIZIONISTICA CLINICA,

questa mia è per suonare la carica  alla comunità medica nazionale per il ritorno alla legalità repubblicana perduta dal lontano 26 maggio 1987 da quando vige nel Bel Paese la medicina per legge a discapito della medicina arte, l’arte medica secondo la legge ippocratica di rito salernitano e clinico.

Al 2 agosto 2011 il Ministero della Salute/Sanità ha cambiato l’etichetta di alcune tipologie di farmaci: per legge gli anoressizzanti ad azione centrale hanno perso l’azione farmacologica e hanno acquisito il forte potere tossicomanigeno. Ergo sono diventati stupefacenti droganti da togliere dagli stupefacenti farmaceutici e ricollocare tra quelli sprovvisti di azione farmacologica. È il trionfo – apoteosi – della medicina per legge.

Sarà il requiem per la medicina arte?

Voi dovete sapere che nel nostro paese l’A.G. si divide in tre rami e per quanto di interesse sanitario le cose stanno così.

  • La giustizia amministrativa e civile si accontentano del formalismo procedurale di rito, ovvero.

ü  L’istituto tal dei tali ha espresso il suo parere. . . .

ü  L’organo sanitario di Caio ha espresso il suo . . .

ü  L’istituto di Sempronio ha espresso la sua opinione. . . .

La somma delle opinioni e dei pareri degli organi preposti alla redazione della legge sanitaria concordanti, fa e/o produce la legge ministeriale, il decreto ministeriale.

Le opinioni e i pareri dei soloni dei palazzi della Sanità dell’Eur sono legge. È così al 2 agosto 2011 il Ministro della Salute che di professione fa il medico ha sancito che alcuni farmaci non sono più tali e sono classificati droga. Per la giustizia amministrativa e civile il Ministro della Salute è legittimato ad emanare quel provvedimento legislativo.

  • La giustizia ordinaria vive di prove. Sollecitata si pronuncia soltanto sulle prove a sua disposizione.

La Corte d’Appello di Torino sollecitata se un farmaco è uno stupefacente drogante ha risposto di no basandosi sulle prove provate testimoniali degli aventi diritto.

Nel processo di primo grado non risulta nessun paziente conforme alla definizione dello stupefacente drogante: Sentenza n° 44227 del 5 dicembre 2005

“Perché una sostanza possa dirsi stupefacente deve: a) avere capacità di provocare uno stato di dipendenza; b) essere idonea a determinare uno stimolo o una depressione del sistema nervoso centrale che dia luogo ad allucinazioni o a disordini delle funzioni motrici, delle facoltà intellettive, del comportamento o dell’umore”.

 

Lex

Dura lex

Sed lex

 

 

ILLUSTRI SCIENZIATI DELLA  NUTRIZIONISTICA CLINICA,

se secondo voi l’amfepramone, la fendimetrazina e la fentermina rispondono a questo requisito inoppugnabile il decreto ministeriale è legittimo e la sentenza della Corte d’Appello è carta straccia.

Se non che il D.M. 4 novembre 2011 concede all’amfepramone la targhetta di farmaco clinico per l’esportazione vigente il D.M. 2 agosto 2011 che lo ha definito per legge droga.

L’amfepramone droga in Italia farmaco negli Stati Uniti d’America?

Il giudice ordinario – la Corte d’Appello di Torino – ha visto giusto. Gli anoressizzanti ad azione centrale sono principi farmacologicamente attivi e non possono perdere l’azione farmacologica per via legislativa.

Beninteso ogni paese è libero di legiferare come le pare e piace.  Nessun paese la mondo può legiferare il falso perché sarebbe la commissione di un reato di proporzione biblica.

La fendimetrazina è una droga?

Lo Stato è legittimato a legiferarlo, ma non può legiferare che è sprovvisto di azione farmacologica. È una questione di terminologia.

È sic et simpliciter lesa umanità. “DI TUTTE LE FORME DI DISCRIMINAZIONE, L’INGIUSTIZIA NELL’ASSICURARE LE CURE MEDICHE È LA PIÙ SCONVOLGENTE E INUMANA”

 

ILLUSTRI SCIENZIATI DELLA  NUTRIZIONISTICA CLINICA,

“Le moment est grave”. La rifondazione medica è un atto dovuto per combattere il malaffare politico ideologico dentro il mondo del farmaco.

Ciascuno di noi deve fare un atto di contrizione e riconoscere quanto segue:

 

“Se vuoi distruggere la mafia, distruggi prima il mafioso che c’è dentro di te che si chiama orgoglio, cattiveria, egoismo, prepotenza e arroganza”.


ILLUSTRI SCIENZIATI DELLA NUTRIZIONISTICA CLINICA,

offro alla comunità medica nazionale l’unico mezzo per la rifondazione medica e la riconquista dell’autonomia – indipendenza  diagnostico  prescrittiva assegnata dalla legge.

È il potere della sentenza del 10 giugno 2013 affermativa de “il fatto non sussiste”, “il farmaco di interesse non è uno stupefacente drogante” sconfessando di fatto il D.M. 2 agosto 2011.

Con viva cordialità.

 

Dr. Mathias Christian Zohoungbogbo

 

Rivalta di Torino, 17 settembre 2013

 

Chi è il dottor Lorenzo Del Boca

Scritto il 10 Settembre 2013 da giornalesalute

 

CHI È IL DOTTOR LORENZO DEL BOCA?

 

–      È stato giornalista de La Stampa.

–      È stato Presidente della FNSI, il sindacato dei giornalisti.

–      È stato Presidente dell’Ordine Nazionale dei giornalisti.

–      È uno scrittore di libri di storia l’ultimo dei quali:

 

L’ITALIA BUGIARDA

 http://www.edizpiemme.it/libri/l-italia-bugiarda

 

Dr. Mathias Christian Zohoungbogbo

 

Rivalta di Torino, 10 settembre 2013

 

Chi è il dottor Lorenzo Del Boca

Scritto il 10 Settembre 2013 da giornalesalute

130910 A CHI È IL DOTTOR LORENZO DEL BOCA

Dedicato a “quelli che…”: “le sentenze non si discutono”!

Scritto il 10 Settembre 2013 da giornalesalute

Dedicato a “quelli che…”:

“le sentenze non si discutono!”

 

Se le sentenze si devono sempre (e prestamente) applicare, perché quelle che riguardano Mathias Christian Zohoungbogbo fanno così fatica a trovare la strada giusta per essere rispettate?

In trent’anni (abbondanti) di vita professionale, intersecata purtroppo da una quantità di vicende giudiziarie, le archiviazioni e le assoluzioni possono riempire interi faldoni.

Non contano nulla?

A riassumere una quantità di processi ci hanno pensato a suo tempo, l’allora Procuratore Generale Silvio Pieri e l’allora Procuratore Francesco Marzachì che con decisioni giurisdizionali, rispettivamente, del 1994 e del 1999, hanno riproposto l’intera vicenda concludendo che Mathias Christian Zohoungbogbo aveva esercitato la professione medica e non era imputabile di altri addebiti. Un avvertimento a futura memoria: doveva essere lasciato in pace e perché fosse proprio chiaro avevano disposto che copia delle loro decisioni fosse trasmessa a tutti gli istituti sanitari interessati. In mancanza di ricorsi la sentenza è passata in giudicato diventando definitiva.

Le sentenze si applicano ad eccezione di quelle dei Procuratori Pieri e Marzachì?

Il 5 ottobre 2005 il Tribunale Amministrativo del Lazio ha sentenziato che il Ministero della Salute non poteva continuare a comportarsi come Ponzio Pilato.

A proposito del dottor Mathias Christian Zohoungbogbo (che praticava le sue cure da qualche decennio) occorreva prendere una decisione: il tribunale avrebbe nominato un commissario ad acta con il compito di realizzare una sperimentazione su quel farmaco se il Ministero non avesse accettato la metodica di Rivalta. Scelsero la seconda ipotesi che venne determinata in sentenza.

Le sentenze devono essere applicate. E, allora, come mai, il Ministero, appena dopo, ha deciso che le medicine di Mathias Christian Zohoungbogbo, senza prove, senza documentazione, senza riscontri e senza esperimenti, sono diventate droga – fuori legge – dall’oggi al domani?

Anche la sentenza del 3 maggio 2011 – che, pure, giudichiamo severamente – (giudice monocratico La Gatta, pubblici ministeri Longo-Viglione) che ha condannato il dottor Mathias Christian Zohoungbogbo a otto anni di carcere andrebbe applicata. La decisione non piace ed è sbagliata perché sostiene che la medicina “Math 80” è dannosa per le persone con un rapporto di massa corporea inferiore a 27 e, quindi, è imprescrivibile mentre è praticabile per pazienti con massa corporea superiore. E’ sbagliata perché è difficile (impossibile?) sostenere che una sostanza può essere, contemporaneamente, un farmaco e un veleno, se assunta da persone con differenze di peso di un paio di etti ciascuna.

Per questo è stato proposto appello. Ma, comunque, la sentenza andrebbe osservata e, secondo la decisione di quei giudici, occorrerebbe poter curare gli obesi secondo la metodica Zohoungbogbo e allontanare gli altri. Perché, invece, non avviene?

Nel frattempo (10 giugno 2013), è intervenuta la sentenza d’appello (Presidente Volpe, procuratore generale Corsi) che ha ribaltato la sentenza di primo grado, assolvendo Zohoungbogbo. Il farmaco “Math 80” è medicina indipendentemente dal peso dei pazienti.

Dovrebbe essere un “via libera” alla cura medica …

Se le sentenze potessero essere applicate.. anche per Mathias Christian Zohoungbogbo …

 

 

                   Lorenzo Del Boca

 

 

Rivalta di Torino, 10 settembre 2013

 

Risposta a Coatto

Scritto il 10 Settembre 2013 da giornalesalute

130910 T in risposta a COATTO

In risposta … Lettera di un medico negro italiano…

Scritto il 09 Settembre 2013 da giornalesalute

 

 

RISPOSTA SIG.RA SANSOLINI

 

 

Giustina Sansolini ha commentato il tuo post.

Giustina ha scritto: “Grazie dottore di rinfrescarmi la memoria, ma non dimentico…non troveremo un giudice a Berlino, nè tantomeno si canterà: bella abissina….faremo valere la sua sentenza, perchè non è solo sua….ma in quella sentenza c’è la salute di centinaia di pazienti. Se siamo a una svolta epocale in Italia che le sentenze si applicano….si applicherà anche la sua, prescindendo dal colore della sua pelle!!”

Lettera di un medico negro italiano ad una sua paziente bianca

Scritto il 09 Settembre 2013 da giornalesalute

 

LETTERA DI UN MEDICO NEGRO ITALIANO AD UNA SUA PAZIENTE BIANCA.

 

PREMESSA ALLA LEGITTIMAZIONE E ALLA VERIDICITÀ DI QUESTA MISSIVA.

Non si discute più oggi dopo trent’anni di vita vissuta professionale italiana. No.

Non si discute nemmeno della vita civile dopo più di cinquant’anni di vita vissuta italiana.

Si può e si deve dissertare del razzismo nelle istituzioni dello Stato, nei gangli vitali delle istituzioni.

Gentilissima e carinissima signora giustina sansolini,

l’estate 2013 passerà alla storia italiana, alla storia giudiziaria per due invocazioni gridate a squarciagola:

 

–      Le leggi vanno osservate, vanno rispettate.

–      Le sentenze vanno applicate.

È tutto vero?

VERO

FALSO

 

 

 

 

VADE RETRO

 

1984

 

7 – 8 MAGGIO:

 

Il Pretore di Torino sequestra l’officina farmaceutica del medico di colore degli obesi di Rivalta di Torino.

“Dicano i periti se le pillole sono pericolose, dannose, tossiche, a scopo drogante oppure no”?

La risposta è confortante: Le pillole fanno bene, non sono pericolose, non sono dannose, non sono tossiche, non sono droganti. “Le pillole sono salvavita”.

Il Pretore scoraggiato dall’esito favorevole al medico dimentica il processo nel cassetto. Alla fine somministra la sentenza motivata di amnistia. 1984 – 1987.

 

Fine novembre – inizio dicembre 1984

 

Il sequestro delle televisioni del biscione anche da parte del Pretore di Torino, lo stesso delle pillole del medico degli obesi. Oggi la storia è nota e fin qui non sarebbe di alcun interesse. Non sarebbe.

 

 

2013

 

La Corte d’Appello di Torino “vuole sapere se le pillole di Rivalta di Torino sono pericolose, dannose, tossiche, a scopo drogante oppure no”?

La risposta è conforme al consenso informato: “Le pillole non sono droganti come ha legiferato il D.M. 2 agosto 2011”.

Estate 2013

 

–      Le leggi vanno osservate, vanno rispettate.

–      Le sentenze vanno applicate.

È tutto vero?

VERO

FALSO

 

 

 

Le sentenze vanno applicate oppure no?

nO

 

Perché tutte le sentenze riferite al cittadino bianco sono sempre applicate o devono essere applicate?

Perché?

nO

 

Perché le sentenze del medico negro non sono mai – MAI – state applicate?

Perché?

nO

 

1984: Le cure non sono pericolose. Il medico è secondo la legge.

Ÿ  L’officina è rimasta chiusa per sempre. Perché?

nO

 

Ÿ  La sentenza del 3 MAGGIO 2011: Il Math ’80 è un farmaco se prescritto all’obeso, è una droga se prescritto al non obeso.

Perché la sentenza non è mai stata applicata per gli obesi fino al 10 giugno 2013?

Ÿ  La sentenza del 10 giugno 2013 ha riaffermato che le pillole di Rivalta di Torino non sono droganti come legiferato dal D.M. 2 agosto 2011.

PERCHÉ LA SENTENZA NON È ANCORA APPLICATA?

Gentilissima Signora Sansolini,

la risposta è univoca:

La sentenza dell’americanina è stata applicata.

LA SENTENZA BERLUSCONI SARÀ APPLICATA?

La sentenza del medico negro non è ancora stata applicata anche se antecedente.

Perché?

PERCHÉ LA NEGRITUDINE È COLPA GRAVE, COLPA INESCUSABILE?

Ecco gentilissima Signora Sansolini,

la verità forse l’avrà via web?

Le ricordo le motivazioni della condanna del 3 maggio 2011:

omissis

Si aggiunga che, come sottolineato dal giudice monocratico, molte delle pazienti non obese esaminate a dibattimento si sono dichiarate soddisfatte dell’operato dell’appellante, onde sussiste il concreto pericolo che costoro continuino a rivolgersi al Dr. Zohoungbogbo perché continui a prescrivere loro il farmaco.

omissis

Lei è soddisfatta dell’operato del suo medico?

Lei secondo la legge è libera di scegliere il medico, il luogo e la tipologia di cure?

Il medico stipula con il suo paziente un contratto di diritto privato: Il consenso informato.

L’articolo 32 della Costituzione va applicato oppure no?

Per non applicare quella sentenza, Lei non potendo essere sbattuta in galera o impedita viene interdetto il suo medico. Nel gergo “mafiosetto” si chiama “trasversalità”.

La colpa?

NEGRITUDINE?

EXIT STRATEGY

 

Il popolo italiano che ha scelto di curarsi con la cura di Rivalta di Torino attende paziente non “IL GIUDICE DI BERLINO” ma “IL GIUDICE DI TORINO” che si pronunci sull’applicabilità delle sentenze pronunciate “in nome del popolo italiano” ex artt. 3 – 32 della Costituzione.

SE VA BENE PER L’AMERICANINA E PER IL SENATORE VALE ANCHE PER IL NEGRETTO DI RIVALTA DI TORINO OPPURE NO?

Attendiamo e come il cinese seduto sulla riva del fiume e/o come la bella abissina “aspettiamo e speriamo” che un giudice italiano applichi le sentenze del 10 giugno 2013.

È quanto.

Dr. Mathias Christian Zohoungbogbo

Rivalta di Torino, 09 settembre 2013

RIASSUNTO CONVERSAZIONI SU FACEBOOK

Scritto il 09 Settembre 2013 da giornalesalute

RIASSUNTO CONVERSAZIONI SU FACEBOOK

 

 

Giustina Sansoliniha pubblicato qualcosa sullaMathias Christian Zohoungbogbo

25 agosto

Dottore se ci sei batti un colpo!!!

Inizio modulo

 

31 agosto

 

Giustina Sansolini ha scritto sul tuo diario

“Mio caro dottore, si ricorda di me? Io sono quella che senza remore e senza obiezioni di sorta mi sono schierata di persona e con il mio nome dalla sua parte, se fosse stato il caso sarei venuta in capo al mondo, mi scusi se lo sottolineo ma tra poco siamo al dunque della questione. Se per lei era interessante e necessaria dimostrare la sua innocenza, per me è necessario che lei entri in campo al mio fianco per far capire al ministero che dietro la sua sentenza ci sono delle persone in carne e ossa, nel nostro caso più carne…e non per colpa nostra! Sono quella che ha promosso la raccolta di firme tra i suoi pazienti, senza che lei sia stato al mio fianco…sono quella che voleva comprare una pagina di un autorevole giornale, per sensibilizzare l’opinione pubblica…sono quella che il giorno di Pasqua le ho telefonato…mentre lei era a Capri per avvisarla che ero stata contattata da chi stava pensando di farle del male. Bene, anzi male oggi sono qui come una stupida a bussare alla sua pagina, lo sò che hanno inventato il telefono, ma l’ultima volta mi ha detto che mi avrebbe richiamato, sono passati 3 mesi…e io non ho voluto più disturbarla, pensando di mantenere quel filo…..qui su questa pagina e su quella di fendiland. Ma, mi sono illusa.. chi per lei legge, purtroppo facebook ce fà vedere… non si degna di dirci una parola, il medico dalla parte del paziente dov’è? Spero che abbia letto che l’11 settembre c’è un incontro al ministero che ci riguarda…dove prenderanno parte altri medici…e io sua paziente mi sento in mezzo a una strada, mi scusi dottore..io non mi sarei comportata così…!!! Quella bella lettera accorata scritta da sua moglie…io l’ho fatta mia… ma lei questo appello lo farà suo? Non credo di dovermi scusare con lei di questo mio scritto, perchè abbiamo fatto un lungo pezzo di strada insieme…25 anni, sono tanti…e io ci sono sempre stata, nel bene e nel male, ho aspettato il ritorno del ” mio dottore ” quando per certi periodi lei non c’è stato….io non ho cambiato stazione!! Se devo farlo adesso, basta che me lo dica…con stima come sempre Giustina”

Rispondi a questa e-mail per commentare il post.

 

RISPOSTA DR. ZOHOUNGBOGBO 2 SETTEMBRE 2013

Dal 1987 – 26 maggio 1987 – 2 agosto 2011 – Zohoungbogbo vive il razzismo di Stato…

 

 

 

2 settembre ’13

 

Giustina Sansolini ha commentato il suo post.

Giustina ha scritto: “Grazie a Dio e questo è importante lei è vivo e vegeto, dopo l’ epitaffio della sua conoscente ero attanagliata da mille dubbi! In quanto a quanto scrive io sò…e chi meglio di me, ma il mio scritto era sopratutto per dirgli che 11 si avrà un incontro con il ministro, e volevo sapere se lei stà continuando la sua e la nostra battaglia, anche perchè dentro la sua sentenza ci sono le prerogative di una impugnazione sul diritto di cura con ogni mezzo. Se poi alla base si pensa che a beneficiare di tale sentenza sia un “negro” apriamo un’altra battaglia…che rimbalzeremo alla presidente della camera On Boldrini, che ha tanto a cuore le questioni degli stranieri, ma lei ci aiuti a far applicare la sua sentenza…La ringrazio dottore e intervenga più spesso, noi non abbiamo bisogno solo della cura…ma anche il sostegno morale in questa battaglia impari…da una parte i dotti e da una parte i poveri pazienti che sono due anni che aspettano, e nel frattempo diventano amputati…di stomaco, registrando parecchie morti! Dottore ci metta tutto il suo impegno di far valere quanto la legge ha stabilito. Con infinita stima!”

Rispondi a questa e-mail per commentare il post.

 

6 settembre 2013

Risposta dr. Zohoungbogbo … Gentilissima e carinissima sig.ra Giustina Sansolini . . .

 

 

Dr. Mathias Christian Zohoungbogbo

 

Rivalta di Torino, 09 settembre 2013

 

 

GENTILISSIMA E CARINISSIMA SIGNORA GIUSTINA SANSOLINI,

Scritto il 06 Settembre 2013 da giornalesalute

GENTILISSIMA E CARINISSIMA SIGNORA GIUSTINA SANSOLINI,

ieri ho avuto alcuni ragguagli sull’incontro promosso da alcuni dignitari della Medicina Ufficiale Convenzionale Italiana – M.U.C.I. – circa l’appuntamento dell’11 settembre con il Ministro della Salute/Sanità. È un incontro privato dopo varie raccomandazioni all’italiana.

Dopo 33 anni di vita vissuta e travagliata della quale Ella è testimone, qualsiasi incontro con le Istituzioni deve essere svolto alla luce del sole e secondo il rito amministrativo. STOP.

Mi sto adoperando per salvare la nostra metodica che è osservante della legge e soprattutto è conforme al consenso informato.

Lei si è mai chiesta perché uno Stato di diritto come l’Italia vuole, pretende ed esige essere abbia promulgato dal 1987 al 2011 le plurime fonti normative secondarie del divieto della produzione e della prescrizione del Math ’80 senza mai degnarsi di portare una che sia una prova a giustificazione di queste leggi speciali?

È mai possibile che un farmaco sia trattato come tale ovvero dallo status di farmaco clinico, farmaco a rischio e infine a droga?

Se tutto questo non è possibile il farmaco è solo allora un pretesto machiavellico: “Il fine giustifica i mezzi”.

Nella mia ultima trattazione Le ho fatto sapere che lo stesso Ministero della Salute/Sanità con il D.M. 2 agosto 2011 ha legiferato l’amfepramone, la fendimetrazina e la fentermina droga. Droga per l’Italia e i paesi comunitari.

LO STESSO MINISTERO COL D.M. 4 NOVEMBRE 2011 HA AUTORIZZATO LA PRODUZIONE NON DELL’AMFEPRAMONE/DROGA MA DELL’AMFEPRAMONE/FARMACO PER I PAESI EXTRACOMUNITARI.

Ciò significa gentilissima paziente che il farmaco a Lei prescritto per una vita è risultato farmaco a tutto il 2 agosto 2011. Da quella data è stato legiferato droga anche se droga non è. “Il fine giustifica i mezzi”?

La colpa non è della prescrizione medica. La colpa – COLPA INESCUSABILE – è del dottor Mathias Christian Zohoungbogbo colpevole di negritudine.

Rimango a Sua disposizione e tra breve come mi auguro la Sua prescrizione sarà di nuovo a Sue mani perché il Bel Paese che l’Italia è riaffermerà la supremazia dell’arte medica sulla medicina per legge secondo il giudicato clinico.

La giustizia è l’ultimo baluardo per la salvezza della medicina italiana.

La salvezza è iniziata con la sentenza della Corte d’Appello di Torino del 10 giugno 2013: “LE SUE PRESCRIZIONI NON SONO STUPEFACENTI DROGANTI” ergo il D.M. 2 agosto 2011 è una norma calunniosa delle stesse, una norma di procurato allarme e riferito alla negritudine fa parte delle LEGGI SPECIALI COME QUELLE DEL PRIMO VENTENNIO ITALIANO.

Con viva cordialità.

 

Dr. Mathias Christian Zohoungbogbo

 

Rivalta di Torino, 06 settembre 2013

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