Archive | Luglio, 2012

IN USA LE PILLOLE ANTI OBESITA’

Scritto il 31 Luglio 2012 da giornalesalute

IN USA LE PILLOLE ANTI OBESITA’

CHE PER L’ITALIA SONO VIETATE ….

 

L’agenzia del farmaco statunitense FDA, autorità assoluta per la sicurezza alimentare e sanitaria, ha autorizzato la commercializzazione di una medicina che combatte l’eccesso di peso. Ne dà notizia l’inserto scientifico del quotidiano “La Stampa” in un articolo, a firma di Gianna Milano, intitolato: “ok per due pillole anti-obesità ma il farmaco perfetto è lontano”. Il prodotto farmaceutico è fondato sul composto di due principi attivi: il topiramato e la fentermina che assicurano un senso di sazietà e, quindi, obbligano a mangiare meno.

La medicina che sta per essere venduta negli Usa, a cominciare dagli anni Ottanta, era utilizzata dal dottor Christian Zohoungbogbo che, solo per questo, dovrebbe essere considerato un medico assolutamente all’avanguardia nel settore della cura delle malattie dell’obesità. Da qualche mese, per decisioni cervellotiche, immotivate e irragionevoli, alcuni principi attivi fra cui l’amfepramone, il benfrluorex e, per l’appunto, le fentermina figurano fra le sostanze la cui prescrizione risulta impossibile. Almeno in Italia… Nel resto del mondo è un’altra cosa…

  Lorenzo Del Boca

30 luglio 2012

DOMANDA… RISPOSTA… e una serie di altre domande

Scritto il 23 Luglio 2012 da giornalesalute

 

In sede parlamentare, l’onorevole del Pd di Padova, Margherita Miotto, ha interrogato il ministro della Salute, a proposito del caso di un giovane di 38 anni deceduto – presuntivamente – in seguito a cure con sostanze contenenti fendimetrazina. Il Ministro Renato Balduzzi, intervenendo in risposta, ha precisato che la fendimetrazina è un preparato anoressizzante, utilizzato per contrastare le obesità, “sottoposto a significative limitazioni perché considerata pericolosa per la salute”. Il Ministero (24 gennaio 2000) ha vietato ai medici di prescriverla e ai farmacisti di eseguirne le preparazioni magistrali. Off limit. “Con successiva sentenza il Tar del Lazio ha ulteriormente chiarito che il divieto all’utilizzo delle sostanze indicate si estende alla metodica del dottor Zohoungbogbo”. L’onorevole si è dichiarata soddisfatta.

E, tuttavia, proprio lo sviluppo di questa discussione suscita inquietudini alle quali qualcuno vorrà offrire riguardo.

Intanto: chi ha stabilito con certezza che quel poveretto è morto – per davvero! – in seguito all’azione diretta e inequivocabile della fendimetrazina? E quali e quanti altri casi – nel mondo – corroborano la tesi in base alla quale la sostanza è così pericolosa da essere bandita dal prontuario medico?

Su quali studi e su quali ricerche si fonda la decisione del Ministero del 24 gennaio 2000? E, dunque, quali sono i presupposti che hanno ispirato la decisione – del tutto ad personam – del tribunale amministrativo?

Non sarà mica che stiamo scomodando Parlamento, Ministero, decreti, tribunali, interroganti e interrogazioni solo per mettere fuori gioco un medico che cerca soltanto di fare il mestiere suo?

 Lorenzo Del Boca

23 luglio 2012

Si dimostra che il “Math ’80” è farmaco salvavita

Scritto il 14 Luglio 2012 da giornalesalute

Il ricorso che si sta discutendo a Milano è interessante. Una paziente, patrocinata dall’avvocato Giovanni Reho, si è rivolta al magistrato per ottenere una sentenza che le consenta di sottoporsi alla cura del dottor Christian Zohoungbogbo. L’unica terapia che, a tutt’oggi, le consente di vivere con un accettabile tenore di vita.

La donna ha compiuto gli 80 anni e ha alle spalle un passato tribulato dal punto di vista medico. Ha sofferto di diabete, con complicazioni all’apparato renale e, conseguentemente, difficoltà cardiocircolatorie. Si è rivolta a una quantità di specialisti ma i risultati sono sempre stati insufficienti. Finché – dodici anni fa – Christian Zohoungbogbo, con la sua Metodica Terapeutica Zohoungbogbo – M.T.Z. -, ha compiuto il “miracolo”. Dopo poche settimane di applicazione della terapia con il farmaco Math ‘80, la donna ha riscontrato che i valori stavano rientrando nella norma con conseguenze più che positive sulla qualità della vita. Questo fino a pochi mesi fa, quando la decisione del Ministero della Salute di rendere indisponibili alcune sostanze (amfepramone e benfluorex) ha messo la malata nelle condizioni di interrompere la cura. I risultati negativi non si sono fatti attendere con i valori metabolici che hanno superato il livello di guardia. “Voglio la cura del dottor Christian”. Come darle torto?

 Lorenzo Del Boca

13 luglio 2012

SPARGETE LA VOCE

Scritto il 06 Luglio 2012 da giornalesalute

SPARGETE LA VOCE

“I DIRITTI UMANI NON SI GIOCANO”

 

I DIRITTI UMANI NON VENGANO LEGIFERATI.

I DIRITTI UMANI SONO DIRITTI SOGGETTIVI PERFETTI, NON DISPONIBILI, SONO DIRITTI ASSOLUTI.

LA METODICA TERAPEUTICA ZOHOUNGBOGBO – M.T.Z. – NECESSITA DEL VOSTRO SOSTEGNO.

SOSTENETE LA LIBERTÀ TERAPEUTICA DEL CITTADINO MEDICO E IL DIRITTO ALLA SALUTE, IL DIRITTO DI CURA DI OGNI CITTADINO SUO PAZIENTE EX ARTT. 1 – 2 – 3 – 4 – 32 – 33 – 38 COSTITUZIONE REPUBBLICANA.

 

  • PER LE VOSTRE CORRISPONDENZE:

http://www.giornaledellasalute.it/

E-mail: obiettivo.salute@zohoungbogbo.com

SPARGETE LA VOCE

IL GIORNALE DELLA SALUTE

  L’EDITORE

DR. MATHIAS CHRISTIAN ZOHOUNGBOGBO

 

RIVALTA DI TORINO, 06 LUGLIO 2012

C’è un giudice a Milano!

Scritto il 06 Luglio 2012 da giornalesalute

                C’E’ UN GIUDICE A MILANO!

              LA CURA MTZ BATTE UN COLPO

  Nel corso dell’udienza, convocata a Milano, per discutere l’istanza di una paziente che voleva essere curata dal dottor Christian Zohoungbogbo, il giudice Martina Flamini ha preteso di ascoltare i responsabili del Ministero della Salute e dell’Aifa – l’Agenzia Italiana del Farmaco –  che rappresentano le istituzioni preposte alla tutela della salute pubblica ovvero il pianeta farmaco.

La convocazione si è resa indispensabile perché le istituzioni sanitarie hanno, di fatto, vietato (in Italia) il Benfluorex e l’Amfepramone che sono due sostanze-base per l’applicazione della metodica MTZ. Le ragioni dell’esclusione dal commercio sono risibili e fumose ma diventano scandalosamente assurde, tenendo conto che gli stessi istituti hanno autorizzato la produzione di 850 quintali di quei prodotti da destinare all’estero.

Sarà interessante ascoltare come mai l’Amfepramone che causa pregiudizi in Italia diventa una medicina all’estero. Pochi metri, in linea d’aria, possono rappresentare la differenza fra la salute e la malattia: danni a Lecco e benefici a Chiasso.  

Il processo di Milano dimostra che il cittadino-paziente è titolare di un diritto potente che chiede soltanto di essere realizzato.

 

Lorenzo Del Boca

 

06 luglio 2012

E per gli obesi? … Una tassa sul grasso

Scritto il 05 Luglio 2012 da giornalesalute

                                E PER GLI OBESI?

                           UNA TASSA SUL GRASSO!

Una specie di aborto spontaneo. La proposta è morta, appena nata, ma ha fatto in tempo a provocare una folla di polemiche. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, aveva proposto di tassare le confezioni alimentari zeppe di olii, di fritti e di colesterolo che, secondo i suoi tecnici, produrrebbero un accumulo di grasso, incoraggiando i normali e diventare ciccioni e i ciccioni a diventare obesi.

Idea stravagante. Chi avrebbe fornito la lista di questo presunto cibo-spazzatura? Sulla base di quale criterio? E a quanto avrebbe dovuto ammontare la tassa-punizione? Troppo difficile. Il progetto è stato accantonato.

Non si comprende se l’iniziativa sia nata per fare cassa in un momento in cui il Governo va cercando di raggranellare anche l’ultimo euro o se si tratti di un “piano” educativo più articolato per convincere i cittadini a migliorare le proprie abitudini alimentari.

Problemi complessi. Eppure, basterebbe prendere in seria considerazione la metodica di Christian Zohoungbogbo per risolverli entrambi.

 

Lorenzo Del Boca

 

16 aprile 2012

 

 

DUNQUE . . . IL MALATO

Scritto il 03 Luglio 2012 da giornalesalute

DUNQUE…IL MALATO

STA ALZANDO LA TESTA…

 

 

Poco per volta, come un piccolo rivolo d’acqua che si sta aprendo una strada nel terriccio di un altopiano, i pazienti stanno prendendo coscienza dei loro diritti e alzano la testa.

Chiedono… e pretendono…

Il tribunale di Torino ha sentenziato che la cura di Christian Zohoungbogbo è praticabile per chi ha un indice di peso BMI maggiore di 30. Una convenzione burocratica che, però, riduce la questione a un pugno di grammi. Poco meno è vietato e poco più è permesso. Ridicolo?

Il ministero ha invece impedito la distribuzione di Benfluorex e Amfepramone che costituiscono gli elementi base della cura MTZ. Però lo stesso Ministero ha autorizzato la vendita di alcuni quintali di quelle sostanze all’estero. Come dire che: al di qua del confine no e al di là del confine sì.  Il divieto si ridurrebbe a una questione di metri. Comico?

Il combinato disposto di giustizia e di governo si riduce a una questione peso-spaziale: un etto e un metro. Come non sottolinearne l’incongruità pretestuosa?

Una paziente di Milano si è affidata all’avvocato Giovanni Reho. Il giudice ha convocato le parti per il 4 luglio. Altre istanze stanno per essere depositate a Novara, Mantova, Brescia.

Analoga procedura è stata intrapresa da un’altra malata di Verona che si è rivolta all’avvocato Francesco Boscagin il quale ha presentato un ricorso al tribunale per ottenere una sentenza che le consenta di curarsi come desidera. In pratica, si tratta di ottenere l’autorizzazione a richiedere le cure di Christian Zohoungbogbo. L’udienza è fissata per il 13 luglio.

Il paziente è titolare del diritto, determinato dalla Costituzione, che gli garantisce le cure mediche dove vuole e con chi vuole. Il consenso informato è stato introdotto per assicurare completezza ai dettati della Carta Fondamentale.

Dunque, è di per sé un assurdo che chi vuole farsi curare con la metodica MTZ debba scavalcare le montagne di Ercole ma se la corsa ad ostacoli è indispensabile…sia!

 

Lorenzo Del Boca

 

 

02 luglio 2012

 

DECRETO MINISTERIALE 1 GIUGNO 2012

Scritto il 02 Luglio 2012 da giornalesalute

 

Ministero della Salute

DECRETO 1 giugno 2012

Supplemento di quote di sostanze stupefacenti e psicotrope che possono essere fabbricate e messe in vendita in Italia e all’estero, nel corso dell’anno 2012. (12A06509) (G.U. Serie Generale n. 131 del 7 giugno 2012)

 

 

 

                            IL DIRETTORE

                 dell’Ufficio centrale stupefacenti

 

  Viste  le  convenzioni  internazionali  in  materia   di   sostanze

stupefacenti e psicotrope;

  Visti gli articoli 31 e 35 del testo unico delle leggi  in  materia

di  disciplina  degli  stupefacenti  e  delle  sostanze   psicotrope,

prevenzione,  cura   e   riabilitazione   dei   relativi   stati   di

tossicodipendenza, approvato  con  DPR  9  ottobre  1990,  n.  309  e

successive modifiche e integrazioni;

  Visto il decreto  direttoriale  4  novembre  2011:  «Determinazione

delle quantita’ di sostanze stupefacenti  e  psicotrope  che  possono

essere fabbricate e messe in vendita in Italia e all’estero nel corso

dell’anno 2012», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – serie generale

– n. 263 dell’11 novembre 2011;

  Vista l’istanza datata 25 maggio  2012  Prot.  0037816-A-29/05/2012

con cui la ditta FIDIA  FARMACEUTICI  s.p.a.  ha  chiesto  di  essere

autorizzata ad aumentare la quota di fabbricazione di amfepramone  da

kg 2000 a kg 2850, da destinare  alle  vendite  all’estero  nell’anno

2012;

   Preso  atto  che  la  ditta  FIDIA  FARMACEUTICI  s.p.a.e’   stata

regolarmente  autorizzata  alla  fabbricazione  e  al  commercio   di

sostanze soggette al  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  n.

309/1990;

  Ritenuto, pertanto, di dover procedere alla variazione  in  aumento

delle quote di che trattasi;

 

                              Decreta:

 

  La ditta FIDIA FARMACEUTICI s.p.a.,  via  XX  settembre  43  -20024

Garbagnate Milanese (Milano), e’ autorizzata a fabbricare e a mettere

in  vendita  all’estero,  nel  corso  dell’anno  2012,  kg   850   di

amfepramone, espressi in base anidra. Tale quota e’ valida fino al 31

dicembre 2012.

  Il presente decreto sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della

Repubblica italiana.

 

    Roma, 1° giugno 2012

 

                                                 Il direttore: Apuzzo

 

UN MISTERO … AL MINISTERO

Scritto il 02 Luglio 2012 da giornalesalute

UN MISTERO AL MINISTERO

 Con una serie di disposizioni – più cervellotiche che razionali – il Ministero della Salute impedisce la somministrazione dell’amfepramone (e del benfluorex) che rappresentano gli elementi cardine della terapia del dottor Christian Zohoungbogbo.

La giustificazione – più ideologica che scientifica – fa riferimento a non meglio precisati pericoli che, per la verità, non sono stati dimostrati da nessuno né da nessuno denunciati.

Un provvedimento ad personam? Nel senso di un provvedimento contra personam?

Il sospetto si rafforza dal momento che lo stesso Ministero, così preoccupato di tutelare il benessere fisico, mentale e psicologico dei cittadini, consente all’azienda produttrice di mettere in commercio850 chilogrammidi amfepramone da destinare al mercato estero.

Qualche domanda è d’obbligo.

Il Ministero pensa che, facendo parte del Governo italiano, deve preoccuparsi soltanto degli italiani e, dunque, all’estero, i malati possono essere avvelenati senza che noi ce ne diamo troppe preoccupazioni?

Oppure: la sostanza è dannosa solo in Italia ma, attraversata la frontiera, diventa una medicina utile?

Oppure, ancora: il prodotto è buono ovunque ma, in Italia, occorre una legislazione speciale perché bisogna dare addosso a Zohoungbogbo?

E’ il mistero del Ministero.

Lorenzo Del Boca

 

17 giugno 2012

 

 

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