C’E’ UN GIUDICE A MILANO!
LA CURA MTZ BATTE UN COLPO
Nel corso dell’udienza, convocata a Milano, per discutere l’istanza di una paziente che voleva essere curata dal dottor Christian Zohoungbogbo, il giudice Martina Flamini ha preteso di ascoltare i responsabili del Ministero della Salute e dell’Aifa – l’Agenzia Italiana del Farmaco – che rappresentano le istituzioni preposte alla tutela della salute pubblica ovvero il pianeta farmaco.
La convocazione si è resa indispensabile perché le istituzioni sanitarie hanno, di fatto, vietato (in Italia) il Benfluorex e l’Amfepramone che sono due sostanze-base per l’applicazione della metodica MTZ. Le ragioni dell’esclusione dal commercio sono risibili e fumose ma diventano scandalosamente assurde, tenendo conto che gli stessi istituti hanno autorizzato la produzione di 850 quintali di quei prodotti da destinare all’estero.
Sarà interessante ascoltare come mai l’Amfepramone che causa pregiudizi in Italia diventa una medicina all’estero. Pochi metri, in linea d’aria, possono rappresentare la differenza fra la salute e la malattia: danni a Lecco e benefici a Chiasso.
Il processo di Milano dimostra che il cittadino-paziente è titolare di un diritto potente che chiede soltanto di essere realizzato.
Lorenzo Del Boca
06 luglio 2012