GENTILISSIMA E CARINISSIMA SIGNORA GIUSTINA SANSOLINI,
ieri ho avuto alcuni ragguagli sull’incontro promosso da alcuni dignitari della Medicina Ufficiale Convenzionale Italiana – M.U.C.I. – circa l’appuntamento dell’11 settembre con il Ministro della Salute/Sanità. È un incontro privato dopo varie raccomandazioni all’italiana.
Dopo 33 anni di vita vissuta e travagliata della quale Ella è testimone, qualsiasi incontro con le Istituzioni deve essere svolto alla luce del sole e secondo il rito amministrativo. STOP.
Mi sto adoperando per salvare la nostra metodica che è osservante della legge e soprattutto è conforme al consenso informato.
Lei si è mai chiesta perché uno Stato di diritto come l’Italia vuole, pretende ed esige essere abbia promulgato dal 1987 al 2011 le plurime fonti normative secondarie del divieto della produzione e della prescrizione del Math ’80 senza mai degnarsi di portare una che sia una prova a giustificazione di queste leggi speciali?
È mai possibile che un farmaco sia trattato come tale ovvero dallo status di farmaco clinico, farmaco a rischio e infine a droga?
Se tutto questo non è possibile il farmaco è solo allora un pretesto machiavellico: “Il fine giustifica i mezzi”.
Nella mia ultima trattazione Le ho fatto sapere che lo stesso Ministero della Salute/Sanità con il D.M. 2 agosto 2011 ha legiferato l’amfepramone, la fendimetrazina e la fentermina droga. Droga per l’Italia e i paesi comunitari.
LO STESSO MINISTERO COL D.M. 4 NOVEMBRE 2011 HA AUTORIZZATO LA PRODUZIONE NON DELL’AMFEPRAMONE/DROGA MA DELL’AMFEPRAMONE/FARMACO PER I PAESI EXTRACOMUNITARI.
Ciò significa gentilissima paziente che il farmaco a Lei prescritto per una vita è risultato farmaco a tutto il 2 agosto 2011. Da quella data è stato legiferato droga anche se droga non è. “Il fine giustifica i mezzi”?
La colpa non è della prescrizione medica. La colpa – COLPA INESCUSABILE – è del dottor Mathias Christian Zohoungbogbo colpevole di negritudine.
Rimango a Sua disposizione e tra breve come mi auguro la Sua prescrizione sarà di nuovo a Sue mani perché il Bel Paese che l’Italia è riaffermerà la supremazia dell’arte medica sulla medicina per legge secondo il giudicato clinico.
La giustizia è l’ultimo baluardo per la salvezza della medicina italiana.
La salvezza è iniziata con la sentenza della Corte d’Appello di Torino del 10 giugno 2013: “LE SUE PRESCRIZIONI NON SONO STUPEFACENTI DROGANTI” ergo il D.M. 2 agosto 2011 è una norma calunniosa delle stesse, una norma di procurato allarme e riferito alla negritudine fa parte delle LEGGI SPECIALI COME QUELLE DEL PRIMO VENTENNIO ITALIANO.
Con viva cordialità.
Dr. Mathias Christian Zohoungbogbo
Rivalta di Torino, 06 settembre 2013